
Ieri siamo scesi in piazza in piazza a Viterbo sotto la prefettura e il comune per chiedere lo stop al genocidio, il blocco del commercio delle armi con Israele, per opporci al piano di riarmo europeo.
Il presidio è iniziato con la riproduzione di due minuti di audio delle bombe su Gaza realizzato dall’ingegnere del suono di Gaza, Oussama Rima, mentre i partecipanti si sono stesi su lenzuoli e sudari in Piazza del Plebiscito.
Durante l’incontro abbiamo chiesto ai comuni della provincia di Viterbo di votare la mozione per il riconoscimento dello stato della Palestina come hanno già fatto molte amministrazioni della Tuscia anche grazie al lavoro di ARCI di Vignanello e al comitato “No Genocidio Gaza dei monti Cimini”. Abbiamo ribadito la nostra richiesta all’Università degli Studi della Tuscia di interrompere ogni relazione accademica con le università israeliane.
In sostegno e solidarietà con la giurista italiana e relatrice speciale delle Nazioni Unite Francesca Albanese, sono stati letti alcuni passi del suo libro “Quando il mondo dorme”. La relatrice è sotto attacco con annunciate sanzioni personali da parte degli USA per aver presentato un dettagliato rapporto che denuncia il coinvolgimento di grandi aziende, molte delle quali statunitensi nel “business del genocidio”, un sistema che trae profitto dall’occupazione e dalla distruzione di Gaza.
Quella per Gaza è e sarà una mobilitazione permanente.






